SEX EDUCATION 4: Una gigantesca critica?

              SEX EDUCATION 4: UNA GIGANTESCA CRITICA O INCLUSIONE?

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La quarta stagione di Sex Education ha fatto infuriare moltissimi appassionati della serie, difatti le vicende di Otis, Meav e Eric sono un pò distaccate, facendoci pesare che fossero tutte ambientate in universi diversi. 

Oltre all'allontanamento e il poco uso di uno dei personaggi più amati, Ruby, la stagione pecca anche di presunzione, portando sullo schermo una scuola decisamente woke ed inclusiva; forse un pò troppo per quello che era la serie: ovvero realistica, cinica e che ti portava a riflettere su tutte le sfaccettature del sesso. Il college Cavendish offre sì, molte inclusività e apertura mentale, ma fa sì che la serie si distacchi da quello che è sempre stata; il realismo lascia spazio a una fantasia   iddiliaca, che non potrebbe mai esistere nella realtà di tutti i giorni.


I PERSONAGGI. ESAGERATAMENTE WOKE



Per quanto la serie abbia provato ad essere inclusiva, mostrandoci personaggi    come Abby e il suo gruppo, alla fine la cosa è sfociata nel ridicolo, risultando a tratti pesante e parodistica. Agli occhi dello spettatore, pare che il gruppo e l'intera scuola,sia in realtà una gigantesca critica al mondo della comunità LGBTQ+ Sembra che    volessero criticare, il modo di fare della parte più tossica della comunità su internet,  finte buoniste che alla fine si rivelano di tutt'altra natura.

 Ad esempio Abby, ci viene presentata come woke ed inclusiva, sempre sorridente e mai con il morale a terra; però alla fine della serie, si scopre che quest'ultima si teneva tutto dentro e che inrealtà era tutt'altro che comprensiva con tutto e tutti, ma comunque aveva un lato tenero.  Uno dei lati peggiori di Abby è stato mostrato in quasi ogni episodio, facendo vedere che impediva ai sui amici di parlare dei loro problemi personali, perchè ritenuti troppo negativi, negando loro, la possibilità di esprimersi. 


    

GLI ARGOMENTI TRATTATI MEGLIO:



Sicuramente, uno degli argomenti meglio trattati è stato quello di Cal, molto ben approfondito, che ci mostra la realtà di chi vive il periodo di transizione e in generale l'essere trans, il suo personaggio ha affrontato tutti gli step, o quasi, che si hanno quando si è in transizione e in un corpo in cui non vorresti essere.

Molto bello, anche l'arco narrativo di Aimee e Isaac; il loro rapporto è andato piano e si è sviluppato da una bellissima amicizia fino a una forte attrazione, confidandosi anche molto l'uno con l'altro.

Bellissimo e ben sviluppato anche, il rapporto fra Adam e suo padre, che ha un filo logico con quanto detto nelle precedenti stagioni, ma che si scosta troppo dall'argomento generale.

Anche la storia di Viv e del suo ragazzo abusante e possessivo è stata d'interesse e ben costruita, ma con un finale troppo banale; semplicemente, dopo la violenza subita a Viv basta allontanarlo e lui se ne va come se nulla fosse, cosa che un fidanzato abusante, fa con molta difficolta.


Maeve è quella forse tenuta più "in disparte" rispetto agli altri personaggi, ma il suo arco di redenzione è molto forte e bello e conclude la sua maturazione a fine serie, superando il lutto della madre e tornando in america a studiare.



In conclusione, la quarta stagione di Sex Education, ha lasciato delusi molti fan, proponendo modelli al passo con i tempi che però hanno rovinato in parte la stagione, con un mondo irrealistico e personaggi svuotati o lasciati con delle storie concluse quasi a forza, senza un vero senso

    

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